Ho recuperato una serie di link che riportano l'opinione di uno scrittore molto conosciuto e apprezzato, Erri De Luca, a proposito degli ebook.
Ecco alcune affermazioni:
- l’attività dello scrivere, almeno per lo stesso, è ancora manuale e analogica, ovvero carta e penna;
- i costi sono relativi, il lettore digitale e il contenuto elettronico, e probabilmente questi non inficeranno a livello di mercato del libro;
- a livello di mercato, quello dei libri non subirà un brusco arresto dal momento che del libro rimane ancora un oggetto utile e durevole che non ha bisogno di corrente e che non si rompe se cade per terra, se si bagna, se si strapazza.
E allora gli ebook? Secondo De Luca, questi cresceranno a
fianco e non contro i libri. E’ una sorta di ulteriore opportunità.
E a proposito della
questione dell’autore e dell’autorialità, da intendersi come proprietà
intellettuale, lo scrittore afferma che questa è “è un idolo un po’ troppo
venerato”. In effetti ...
Dunque, cosa è il libro? E’ un oggetto che “resiste da
secoli, l'invenzione di Gutenberg è andata così bene che continua, ancora adesso,
ad essere indispensabile”.
Insomma, lo scrittore non teme l’avvento degli
ebook, ma semplicemente sostiene che “le
abitudini sono molti difficili da estirpare e la diffidenza verso le novità è
sempre parecchia in ognuno di noi. I nuovi lettori invece, quelli che iniziano
ora il loro rapporto con i libri e a leggerli sul formato elettronico, si
potranno abituare presto".
Molto sincero.
Bibliografia di riferimento
DailyWired
GazzettaDiParma
Libreriamo
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