I miglior incipit ... per me!
Dal mio punto di vista, uno degli "incominciamenti" che più apprezzo è quello di Milan Kundera in L'insostenibile leggerezza dell'essere.
L'idea dell'eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell'imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l'abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all'infinito! Che significato ha questo folle mito?
E qui già sarebbe interessante, soprattutto dato quanto da me studiato (l'idea dell'eterno ritorno, della pratica mimetica, ecc.).
Vorrei, però, andare avanti.
Il mito dell'eterno ritorno afferma, per negazione, che la vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, è simile a un'ombra, è priva di peso, è morta già in precedenza, e che, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza non significano nulla sulla faccia della terra, benchè trecentomila negri vi abbiano trovato la morte fra torture indicibili.
Insomma, cosa cambia quando quando qualocosa si ripete sempre?
[...]
Sì, qualcosa cambierà: essa diventerà un blocco che svetta e perdura, e la sua stupidità non avrà rimedio.
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C'è un'enorme differenza tra un Robespierre che si è presentato una sola volta nella storia e un Robespierre che torna eternamente a tagliare la testa ai francesi.
Diciamo quindi che l'idea dell'eterno ritorno indica una prospettiva dalla quale le cose appaiono in maniera diversa da come noi le conosciamo: appaiono prive della circostanza attenuante della loro fugacità.
[...]
Si può condannare ciò che è effimero? La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa con il fascino della nostalgia: anche la ghigliottina.
La questione poi è trasportata a livello dell'opposizione leggerezza-pesantezza:
Se l'eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza?
Che cosa scegliere, pesantezza o leggerezza?
Mi è venuta voglia di rileggere il libro ;) E voi?
L'insostenibile leggerezza dell'essere
2008 - XXIX edizione
10,00 euro
Uno dei miei libri preferiti, in assoluto.
RispondiEliminaE' vero...viene voglia di rileggerlo. Ne hanno fatto un film, vero?
Hai ragione! Sicuramente, l'incipit è memorabile.
RispondiEliminaIl film, tratto dal libro, è del regista Philip Kaufman. Ti lascio il link di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/L'insostenibile_leggerezza_dell'essere_(film)
E se vuoi vedere il trailer, quello di MyMovies:
http://www.mymovies.it/trailer/?id=12122