Come incipit di questa settimana, vorrei proporre una parte dell'inizio del libro Castelli di rabbia di Alessandro Baricco.
Ammetto subito di non averlo letto. Ho apprezzato Oceano Mare, City e Seta, ma dopo un certo periodo Baricco non mi ha attirato più così tanto! Perché, dunque, questa scelta? Semplice, una mia amica adora questo libro e mi ha suggerito, oltre che l'incipit, anche alcune citazioni interessanti. Magari la prossima volta mi farà anche una breve recensione ;)
– Allora, non c'è nessuno qui?... BRATH!... Ma che canchero, sono diventati tutti sordi quaggiù... BRATH!
– Non strillare, ti fa male strillare, Arold.
– Dove diavolo ti eri cacciato... è un'ora che sto qui a...
– Il tuo calesse è a pezzi, Arold, non dovresti andare in giro così...
– Lascia perdere il calesse e prendi 'sta roba piuttosto...
– Cos'è?
– Non lo so cos'è, Brath... che ne so io... è un pacco per la signora Rail...
– Per la signora Rail?
– È arrivato ieri sera... Ha l'aria di venire da lontano...
Leggendo con attenzione queste poche righe non posso non affermare la grande capacità narrativa di Baricco. Sa iniziare la sua opera e per di più instilla una punta di curiosità che nella lettura è proprio il motivo dell'andare avanti. Gli accaniti lettori sanno benissimo cosa c'è dietro il "venire da lontano".
- Un pacco per la signora Rail...
- Senti, vuoi prendertelo, Brath? Devo tornare a Quinnipak entro mezzogiorno...
- Okay, Arold.
- Per la signora Rail, mi raccomando...
- Per la signora Rail.
- Va be'... non fare fesserie, Brath... e fatti vedere ogni tanto in città, finirai di marcire a stare sempre quaggiù... - Hai un calesse che fa schifo, Arold... y? !
- Ci vediamo, oka ... Su, bello, via... Ci vediamo, Brath
- Non ci andrei tanto veloce su quel calesse, EHI, AROLD, NON CI ANDREI... Non dovrebbe andarci tanto veloce su quel calesse. Fa schifo. Un calesse che fa schifo...
- Signor Brath... -
... capace che si sfascia solo a guardarlo...
- Signor Brath, l'ho trovata... ho trovato la corda...
Il pacco rimane un attimo in sospeso e la narrazione dialogica procede focalizzando l'attenzione su Brath.
- Bravo Pit... mettila lì, mettila nel carro...
- ... era in mezzo al grano, non si vedeva...
- Va bene, Pit, ma adesso vieni qui... posala quella corda e vieni qui, ragazzo... ho bisogno che torni su alla casa, subito, hai capito?...
Tieni, prendi questo pacco.
Corri a cercare Magg e daglielo.
Senti...
Dille che è un pacco per la signora Rail, okay? Le dici: è un pacco per la signora Rail, è arrivato ieri sera e ha l'aria di venire da lontano.
Hai capito bene? - Sì.
- É un pacco per la signora Rail...
-. . è arrivato ieri sera e... e viene da...
- . e ha l'aria di venire da lontano, così devi dire...
- ... da lontano, okay.
- Va bene, corri... e ripetilo mentre corri, così non te lo dimentichi... forza, vai ragazzo...
- Sì, signore...
- Ripetilo a voce alta, è un sistema che funziona.
- Sì, signore... É un pacco per la signora Rail, è arrivato ieri sera e... è arrivato ieri sera e ha l'aria...
- CORRERE, PIT, HO DETTO CORRERE! - ... di venire da lontano, è un pacco per la signora Rail, è arrivato ieri e ha l'aria... di venire da lontano... è un pacco per... la signora Rail... per la signora Rail, è arrivato ieri sera... e ha l'aria di... ha l'aria di venire da lon... lontano... è un pacco.... è un pacco per la signora....... è arrivato da lontano, no, ieri è arrivato....... è arrivato..... ieri......
Notate la velocità della lettura. Non solo questa è facilitata dalla presenza del dialogo, ma anche dalla ripetitività delle battute che a livello superficiale (ripetizione degli stessi segni linguistici) svolgono poi una funzione sociale e relazionale molto importante: pragmaticamente, servono a memorizzare.
- Ehi, Pit, ti ha morso il demonio, per caso? Dove scappi? - Ciao, Angy... è arrivato ieri... cerco Magg, l'hai vista? - É giù nelle cucine.
- Grazie, Angy... è un pacco per la signora Rail... è arrivato ieri... e ha l'aria... ha l'aria di venire da lontano..... . da lontano... . lontano... è un pacco.....
Buongiorno, signor Harp!... per la signora Rail... è arrivato ieri... e ha... è arrivato ieri e ha.... .. è un pacco, è un pacco per la. signora... signora Rail... e ha l'aria di venire...
Magg! - Piccolo, che succede? - Magg, Magg, Magg...
- Cos'hai in mano, Pit? - É un pacco... è un pacco per la signora Rail...
- Fammi vedere...
- Aspetta, è un pacco per la signora Rail, è arrivato ieri e...
- Allora, Pit...
- ... è arrivato ieri e...
- ... è arrivato ieri...
- ... è arrivato ieri e ha l'aria lontana, ecco.
- L'aria lontana? - Sì.
- Fai vedere, Pit...l'aria lontana... è solo pieno di scritte, vedi?... e io credo di sapere da dove arriva... Guarda, Stitt, è arrivato un pacco per la signora Rail...
- Un pacco? Fa' sentire, è pesante?
- Ha l'aria lontana.
- Sta' buono, Pit... è leggero... leggero... cosa dici, Stitt, non ha tutta l'aria di essere un regalo?...
- E chi lo sa, magari è del denaro... o magari è uno scherzo...
La parola è volatile, mentre le cose scritte rimangono ... mai così vero come in questo caso!
Dal dire "viene da lontano" a "l'aria lontana" c'è una differenza semantica non indifferente che solo chi si è fermato alla superficie non riesce a cogliere.
Vorrei, infine, farvi notare la grande capacità narrativa di Baricco (che io stessa rivaluto in questo momento). In una paginetta circa è riuscito a suscitare una certa curiosità nel pacco, a farci memorizzare certe battute e, infine, a farci ridere alla battuta "aria lontana".
Mica male, ne?
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