Non è, secondo me, un incipit perfetto. Tuttavia, penso che sia un'ottima presentazione della protagonista.
Questo libro è stato il "libro" del mio periodo new-yorkese ... è stato per me come una colonna sonora. L'ho comprato in inglese e non sempre sono riuscita a cogliere tutte le sfumature. Si tratta di Emma di Jane Austen.
Emma Woodhouse, handsome, clever, and rich, with a comfortable home and happy disposition, seemed to unite some of the best blessings of existence; and had lived nearly twenty-one years in the world with very little to distress or vex her.
Jane Austen inizia subito fornendo il nome e il cognome della protagonista. Già era evidente dal titolo che sarebbe stata proprio lei la calamita degli eventi del romanzo.
Prosegue poi con una serie di aggettivi che determinano la personalità e con degli elementi che fanno capire da dove proviene la sua serenità:
- prestante, sagace e ricca;
- con una dimora confortevole e una felice disposizione d'animo.
L'autrice, però, vuole subito delineare il tratto fondamentale: era vissuta serenamente in quel modo per quasi ventun anni.
She was the youngest of the two daughters of a most affectionate, indulgent father, and had, in consequence of her sister's marriage, been mistress of his house from a very early period. Her mother had died too long ago for her to have more than an indistinct remembrance of her caresses, and her place had been supplied by an excellent woman as governess, who had fallen little short of a mother in affection.
Nel paragrafo successivo avanza un altro personaggio importante e che molto influenza Emma: il padre, anzi, un affettuosissimo padre. A fianco del padre non c'è la madre, ma una excellent woman as governess. La vita di Emma, insomma, è stata una vita affettuosamente familiare.
Sixteen years had Miss Taylor been in Mr. Woodhouse's family, less as a governess than a friend, very fond of both daughters, but particularly of Emma. Between them it was more the intimacy of sisters. Even before Miss Taylor had ceased to hold the nominal office of governess, the mildness of her temper had hardly allowed her to impose any restraint; and the shadow of authority being now long passed away, they had been living together as friend and friend very mutually attached, and Emma doing just what she liked; highly esteeming Miss Taylor's judgment, but directed chiefly by her own.
Spazio topico della Austen è la domesticità, resa in questo caso grazie alla presenza di Miss Taylor: non era solo una semplice governante della casa Woodhouse, bensì era un elemento della famiglia, al punto tale da essere come una sorella per Emma. Non c'era mai stata autorità, ma sempre un solido rispetto comune che ha creato un ottimo rapporto di amicizia. Certo era anche facile, dato il carattere mite di Miss Taylor.
Sul finire del paragrafo compare un secondo elemento importante di Emma: faceva esattamente ciò che le garbava seguendo sempre le proprie opinioni.
Ed eccone le conseguenze:
The real evils indeed of Emma's situation were the power of having rather too much her own way, and a disposition to think a little too well of herself; these were the disadvantages which threatened alloy to her many enjoyments. The danger, however, was at present so unperceived, that they did not by any means rank as misfortunes with her.
I "problemi" (anche bisogna definire l'ontologia di questi problemi) derivano principalmente dal fatto che poteva fare ciò che voleva e spesso aveva un'opinione di se stessa too well.
A seguire, un esempio, per me, dell'abilità di Jane Austen nel vedere la sua protagonista da fuori (sembra quasi una giovane, seppur meno enciclopedica, Manzoni): Emma può stare tranquilla per ora perché "questi problemi" sono ancora troppo lontani per sembrar delle misfortunes.
JANE AUSTEN
Emma
Barnes & Noble Classics
2004
($ 4.95)
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