Vorrei prendere in considerazione un particolare aspetto del momento della lettura di un libro da parte dei ragazzi, ovvero dei miei nipoti: dove leggono?
Ci sono ragazzi che riescono a leggere ovunque: in macchina mentre stanno raggiungendo la casa della nonna, prima di una visita medica, ecc. Temo che sia un caso molto raro.
Ci sono ragazzi, invece, che hanno un loro posto speciale: una poltrona o una zona del letto in cui si può mettere bene il cuscino. Oltre al posto speciale, ci potrebbe essere il posto ordinario, ovvero in camera da letto, su una sedia di fronte alla propria scrivania.
Dove leggevo io all'età dei miei nipoti
Io, personalmente, leggevo in diversi posti. Tendenzialmente sul letto in camera mia o sul divano in cucina. Molto spesso in macchina ... mi ricordo di un'estate passata in Toscana in cui leggevo un libro di Stephen King (se non erro Gli occhi del drago), che ho letteralmente divorato in macchina (tragitto campeggio - spiaggia) o sulla sedia sdraio in campeggio. Divorato!
Un altro posto in cui ho letto molto è stato il cortile. Una sedia o una panchina nel giardino ... in primavera oppure in estate, al sole oppure all'ombra e con quell'aria fresca e nello stesso tempo calda che mi faceva stare proprio bene.
Dove leggono i miei nipoti
Anche i miei nipoti leggono in diversi luoghi. Ci sono quelli istituzionali, ovvero la zona in cui si fa i compiti che, se i ragazzi lo richiedono deve essere rigorosamente ordinata (spesso il disordine fuori, incrementa il disordine dentro ... non sempre, però), può essere la camera da letto oppure la cucina. Spesso è quest'ultima perché è proprio lì che i ragazzi possono essere seguiti dai genitori.
Un altro spazio è il giardino: hanno un dondolo, un tavolo con sedie comode e un'amaca dove possono tranquillamente leggere. Anche se spesso distratti dal cane.
Quando sono al mare, mi è capitato di leggere con loro. Mio nipote legge spesso sul dondolo, mentre mia nipote sul tavolo. E' questione di abitudini e di preferenze.
Non solo spazio fisico
Infine, si ricordi che lo spazio in cui si legge deve essere tale per cui una persona è in grado di isolarsi e immergersi nel proprio lavoro di immaginazione e concentrazione.
Chi è adulto, è in grado di leggere ovunque; per chi, invece, adulto ancora non è, è necessario che lo spazio della lettura diventi il suo spazio personale - possibilmente, ma non necessariamente silenzioso (anche se io ritengo ordine e silenzio fondamentali) - in cui esiste lui/lei e il libro.
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