martedì 18 dicembre 2012

eBook writers and publishers ... may be!

Mi fermo un secondo nel mio viaggio all'interno dei servizi on line legati al mondo degli eBook delle diverse case editrici, per sottoporre alla vostra attenzione una serie di riflessioni nate dalla lettura di questo interessante articolo eBook profumati di New York scritto da Sara D'Agostino per Finzioni Magazine.  

L'autrice prende in considerazione due progetti di collaborazione del New York che si interfacciano nel mondo dell'editoria e della scrittura digitale e commenta in questo modo:

Tralasciando il geniale lancio strategico prima delle feste (che ha perfettamente senso, dai), il New York Times è senz'altro una garanzia di qualità dei contenuti, e l'incontro tra giornalismo/attualità e novelle/racconti brevi è un ottimo connubio per l'editoria digitale.
(corsivo mio)

Piace anche a me questo "connubio". In altre parole, il New York Times, come The Boston Globe e The Wall Street Journal collaborano con Vook o con Byliner fornendo l'opportunità di uploadare un proprio contenuto digitale, modellandone il formato (eBook designed your way) e trasformarlo in altri formati. E non solo, perché si tratta di eBook makers che permettono di "tell your story, build your brand, expand your reach".


Perché alla fine, la scrittura e l'editoria ai tempi dell'ebook come è?

I tempi logistici sono diversi, ma anche gli spazi. 
Come ha scritto Roberto Cotroneo su Sette (numero 49, p. 26):

L'autore che nel frattempo usa i social network, posta su Facebook, aggiorna il suo blog su Wordpress, collabora con una rivista on line. Scrive di continuo, cose nuove che vengono lette, commentate e conservate. Mentre il suo romanzo [...] rimangono fermi

Tutto invecchia: c'è tanto da ricordare e da archiviare. 

Nessun commento:

Posta un commento