giovedì 20 dicembre 2012

Lettera a Babbo Natale: nessun libro pervenuto ... sigh!

Ho ricevuto la lettera (o almeno una copia) compilata dai miei nipoti per Babbo Natale. Non un libro, ahimè. Pazienza.

Però ho pensato che ci sono due testi che in questo momento stuzzicano la mia curiosità "da bambina lettrice". Potrei sempre comprarli io e leggerli assieme ai miei nipoti, no?

Il primo è un successo editoriale di queste ultime settimane (Classifica settimana 7-14 dicembre: quale libro regalare per Natale), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico di Sepùlveda. Ho letto il suo libro precedente (Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare) e l'ho trovato molto carino. E' una storia semplice, ma anche intensa: comprensibile e condivisibile. E mi piace, o meglio mi rincuora, sapere che i miei nipoti possano leggere e ricordarsi di alcuni fondamenti della società civile, la solidarietà.

Qui sotto, la recensione da parte di Il Libraio:


Il secondo, o meglio i secondi, sono le raccolte delle fiabe dei fratelli Grimm (Jacob Ludwig Karl e Wilhelm Karl). Fra le fiabe più celebri da loro pubblicate ci sono Hänsel e Gretel, Cenerentola, Il principe ranocchio, Cappuccetto Rosso e Biancaneve

Preciso che non sto parlando delle diverse traduzioni intersemiotiche delle fiabe, bensì di quelle originali che portano il lettore in un'ambientazione oscura e tenebrosa in cui il motivo simbolico ricorrente è quello dell'abbandono
Sono curiosa di sentire il loro commento: "ma, zia, la vera storia non è così!".


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