venerdì 7 dicembre 2012

Il grande inverno: caldamente fagocitato!

Ancora una volta confermo che ho letto con vero piacere ed entusiasmo, al punto che l'ho divorato completamente, il secondo volume di Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin

Come Il trono di spade, anche Il grande inverso è strutturato in brevi capitoli che rappresentano il punto di vista di un personaggio. Ammetto che quello che più mi ha intrigato in questo libro è stato Jon Snow. Secondo me, la sua storia avrà sviluppi decisamente importanti. 

Non bisogna poi dimenticare l'episodio culminante, ovvero la morte di Eddard Stark. L'odio verso Joffrey e sua madre, la compassione verso il dolore di Catelyn, l'arrabbiatura verso il comportamento di Sansa, ma assieme anche la compassione verso le sofferenze successive alla perdita del padre (quando finalmente cambia la sua opinione verso il suo amato principe), la vicinanza e la paura per le sorti di Arya e di Bran, senza poi dimenticare la sensazione di forza e di responsabilità sentite sia verso Robb sia verso Jon. E poi ancora, il dolore e la forza di Daenerys ...  tutto questo è stato vissuto nella lettura. 

Bisogna ammetterlo, Eddard Stark non ha saputo giocare al gioco del trono.  

"Quando si gioca al gioco del trono o si vince o si muore" gli aveva detto Cersei Lannister nel parco degli dei. Forse aveva commesso un errore a rifiutare la proposta di Renly. Peò lui non era uomo da fars coinvolgere in simili intrighi e non c'era alcun onore nel miacciar e bambini, eppure, se invece di fuggire Cersei Lannister aveva deciso di dare battaglia, le cento spade di Renly gli sarebbero servite, e ben più di quelle. 
(p. 131)








Chissà cosa accadrà alla figlie e ai figli di Eddard, ma soprattutto alle estremità dei Sette Regni: Jon Snow e Daenerys Targaryen.

Questi per me, sono le vere pedine del gioco! 

GEORGE R. R. MARTIN
Il grande inverno
(II volume di Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco)
Oscar Mondadori
2012
(euro 10,00)


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