martedì 5 febbraio 2013

L'opera digitale nel cyberspazio (parte quarta)

Prima di prendere in considerazione un altro testo di riferimento, vorrei presentare le ultime osservazioni tratte sempre dal documento che ho letto e citato (qui). 

Vorrei soffermarmi su quanto riportato nel paragrafo "Fare l'impero colpisce ancora" (suggestivo come titolo, no?): 
  • il prodotto, il mercato e il valore. Dovrebbe essere importante attribuire correttamente un valore ai servizi e contenuti digitali. Questo non è direttamente fattibile perché si tratta di un mercato ancora nascente e il valore dei prodotti non può ancora essere ben parametrato. E’ proprio da questo fattore che nasce l’incertezza dell’attribuzione del valore. Bisogna capire se il dubbio si scioglierà con la graduale comprensione delle strutture del mercato oppure se ci sono altri fattori che ne determinano il grado di incertezza;
  • questione di licenze multiterritorio. La Rete permette una distribuzione che può spaziare non solo a livello nazionale, ma anche quello europeo. Gli autori dell’articolo pongono un quesito: se mancano le licenze di copyright multi-territorio come si può pienamente beneficiare di questa possibilità? A questo punto dovrebbero esistere licenze multi-territorio, ovvero (se ho ben compreso) licenze che coprono diverse nazioni … a vantaggio per altro non solo dei titolari delle licenze, ma anche dei fruitori;
  • l'interoperabilità e la trasparenza dei DRM. Ovvero tutto quello che è stato detto nel post 1, post 2 e post 3 legato al tema dell'opera digitale nel cyberspazio. In altre parole, i sistemi DRM non sono perfetti e necessitano di essere rivisti almeno in alcuni punti affinché il fruitore possa non sentirsi ristretto su questioni legate all'utilizzo e all'interoperabilità del contenuto digitale con quella tecnologia;
  • pirateria. Come comportarsi nei confronti della pirateria e degli scambi non autorizzati? Non è una domanda cui fornire una risposta immediata e facile. Probabilmente, come suggeriscono gli autori, sarebbe logico avviare una forma di co-operazione tra chi fornisce il servizio e chi è titolare del diritto in modo tale che si possa creare-fornire un prodotto on line di qualità. E i parametri di qualità sono: il livello contenutistico, il grado di usabilità, il copyright e la sensibilizzazione sull'importanza del diritto d’autore, la lotta contro quelle pratiche non autorizzate e che recano danno.

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