sabato 16 febbraio 2013

Se giri il quadro e togli il fondo come ho fatto io, vedrai come ti diverti


E alla fine, in caduta, lieve: questo giorno è passato.
(p. 289)

La storia è di per se semplice. E’ una giornata non lavorativa … di quelle giornate in cui ti sei fissato due o tre appuntamenti che te la riempiono ben benino al punto che sei soddisfatto anche di essere occupato di Sabato.

Ma non tutti i “sabati” sono gli stessi, spesso possono essere imprevedibili.

Sabato è un romanzo del 2005 di Ian McEwan.
Mi correggo, Sabato è un bellissimo romanzo del 2005 di un bravissimo Ian McEwan.

Partita di squash, prove del figlio Theo, comprare pesce per la cena, festeggiamenti per il ritorno di Daisy e, eventualmente, sesso con mia moglie. Questa, idealmente, è la lista delle attività del sabato del protagonista. Non sarà, però, proprio così.

Il 15 febbraio 2003 (che casualità -?-), Henry Perowne, 48enne affermato neurochirurgo, mentre si dirige verso la palestra per una partita di squash, s’imbatte prima in una manifestazione contro la guerra in Iraq e per evitarla prende una strettoia. Si cambia una strada e le combinazioni statistiche delle azioni che noi facciamo e subiamo si ricombinano. Succede che Perowne spezza lo specchietto retrovisore di una vettura, da cui scendono tre tipi poco raccomandabili che lo insultano e gli chiedono dei soldi. Inizialmente Perowne pensa di sbrigarsela in fretta e di andarsene al più presto e invece no … diventano aggressivi, soprattutto Baxter, uno di loro.

L’intreccio si infittisce perché da una situazione esterna globale (la manifestazione contro l’Iraq), si arriva a una che è più intima e interessa direttamente il protagonista. Non solo comincia a temere i malviventi, ma coglie in questa situazione ormai pericolosa un elemento di possibile salvezza. Vede in Baxter i sintomi di una sindrome neurodegenerativa che lui conosce molto bene. Glielo dice, ma nulla da fare. Inizia la "scazzottonata". 

Anche se riceve un pugno nello stomaco, Perowne riesce a fuggire e a dirigersi verso la palestra dove continua a pensare all’incidente. C’è qualcosa che non torna, in questo sabato. Pranza, compra del pesce per la cena e va alle prove del figlio. Torna a casa e ancora qualcosa non torna. Come può essere così fragile la vita? Poteva non finire bene per Perowne? Nulla è sotto controllo?

Man mano che si svuotavano mensole e cassetti e si riempivano scatoloni e sacchi, Henry si accorse che in realtà nessuno possiede niente. Si riduce tutto a un noleggio, o a un prestito. Le nostre cose ci sopravviveranno, saremo noi a lasciarle, alla fine.
(p. 284)

Arriva la figlia Daisy, appena tornata da Parigi, e per ultima arriva Rosalind, la moglie. Bene. Ci sono quasi tutti … c'è anche Theo e il nonno .. ma ... la giornata non è ancora finita. All'improvviso arriva Baxter con un complice armato di coltelli che intimidisce tutti e ordina a Daisy di spogliarsi … e, dopo, le ordina di leggere una sua poesia. Daisy leggerà un passo di Dover Beach. Non è una sua poesia, ma un passo del poeta inglese Matthew Arnold, che colpisce emotivamente Baxter, disarmandolo. Cosa è successo a Baxter? Perché viene così colpito da questa poesia?

Secondo Perowne la vera ragione dell’aggressività risiede nella sua malattia e se Baxter non fosse troppo ignorante potrebbe curarsi e diventare una brava persona. Il complice di Baxter scappa, Baxter viene immobilizzato da Perowne, aiutato dal figlio. Baxter cade dalle scale, perde i sensi, è ricoverato all'ospedale dove Perowne lo opera.
Tutto avviene narrativamente molto velocemente. Poche pagine. 

Operazione riuscita con successo. Perowne conclude il suo sabato. Felice. Una doccia calda, il sesso con sua moglie.
Sono tutti salvi. 
E’ salvo. 
E’ sereno.

Questo è il misero destino segnato, registrare lo slittamento infinitesimale, il semplice errore di ripetizione a livello di codice del suo essere, del suo genotipo, moderna variante dell’anima, e ritrovarsi costretto al destino …
(p. 289)

Anche perché bisogna ricordarsi che ...
You can be happy if you dare
(p. 180)

IAN MCEWAN
Sabato
Einaudi
2009
(11,50 euro)

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