martedì 7 maggio 2013

Ebook ... da pubblicare!

Dopo una settimana di vacanze o finte vacanze, vorrei proporvi questo articolo tratto da La Repubblica e da Il mio Libro. 

In Bestseller in ebook, i più venduti, viene presa in considerazione la relazione tra scrittori ed editoria digitale ponendo una questione interessante: la pubblicazione di ebook potrebbe diventare una strategia da adottare da parte dei giovani scrittori? Ovvero il self-publishing, con IlMioLibro, conviene? 

Cerchiamo di analizzare quando detto nell'articolo. 

Sicuramente le nuove tecnologie di lettura agevolano l'editoria digitale (tablet, smartphone, ipad, ecc). Inoltre non si dimentichi la grande e vasta offerta di ebook già presenti: da quelli di cucina, a quelli di autore fino ad arrivare alla fantascienza. L'articolo ne propone alcuni esempi: Quantum di Dean De Servienti, Incastri fuorisede di Salvatore Viola, Victor e altri umani di Claudia Crabuzza, Il ladro di fiori di Paolo Boccacci, La felicità è una fetta di vinile di Jessica Dainese, Sushi a colazione di Anna Fiandanese e   Street Food di Rita Tersilla.

Pensateci bene...avete scritto un libro o un qualcosa di simile? Bene, perché non pubblicarlo voi stessi con IlMioLibro. Perché se qualcosa è stato scritto, va poi stampato! Questo è il motto ... che io concordo. 

Ecco le caratteristiche del self-publishing:
  • si basa sulla presenza di un sito o piattaforma on line dove l’autore ha la possibilità di creare il proprio libro e poi di metterlo in vendita. Le vendite avvengono attraverso internet e, in alcuni casi, possono prevedere il coinvolgimento di punti vendita tradizionali, come le librerie.L’autore, tuttavia, può anche acquistare alcune copie del suo libro attraverso il sito e distribuirle autonomamente attraverso altri canali;
  • i principi di base sono: controllo creativo nelle mani dell’autore; copyright e diritti di sfruttamento commerciale all'autore; marketing, promozione e distribuzione curata dall'autore;
  • il modello di self-publishing puro non prevede che l’autore debba cedere, neanche temporaneamente, i diritti di sfruttamento commerciale di quanto pubblicato (cosiddetti contratti di edizione a tempo). In Italia, grazie ad un accordo con l’agenzia italiana ISBN, il sito di self-publishing "ilmiolibro", ha reso possibile per la prima volta agli autori la facoltà di registrare un codice ISBN (il codice che consente l’ingresso nel catalogo ufficiale di quanto pubblicato) in modalità “author’s publishing” senza quindi la necessità di ricorrere ad un editore. L’opera viene catalogata come “pubblicata da un autore”: cade l’obbligo di indicare un editore come responsabile della pubblicazione;
  • la stampa digitale permette la stampa di un libro on demand, su richiesta, senza necessità di sostenere investimenti iniziali per produrre grandi quantitativi, senza costi per tenere copie a magazzino ed eliminando gli sprechi legati alla necessità di mandare al macero, o distruggere, le copie rimaste invendute. Le imprese di self-publishing adottano un sistema di web to print: permettono agli utenti di stampare un libro partendo da un sito web e riceverlo a casa stampato e rilegato. 

Certo, in'altra cosa è poi il guadagno. Temo che in questo caso la questione sia differente. Anche perché, scorrendo con il mouse a fondo pagina, si vede che IlMioLibro appartiene al gruppo editoriale l'Espresso ... proprio nessun editore come intermediario? Mmm. 





Nessun commento:

Posta un commento