Ho recuperato una serie di link che riportano l'opinione di uno scrittore molto conosciuto e apprezzato, Erri De Luca, a proposito degli ebook.
Ecco alcune affermazioni:
- l’attività dello scrivere, almeno per lo stesso, è ancora manuale e analogica, ovvero carta e penna;
- i costi sono relativi, il lettore digitale e il contenuto elettronico, e probabilmente questi non inficeranno a livello di mercato del libro;
- a livello di mercato, quello dei libri non subirà un brusco arresto dal momento che del libro rimane ancora un oggetto utile e durevole che non ha bisogno di corrente e che non si rompe se cade per terra, se si bagna, se si strapazza.
E allora gli ebook? Secondo De Luca, questi cresceranno a
fianco e non contro i libri. E’ una sorta di ulteriore opportunità.
Ci sarà un primo momento in cui le case editrici,
naturalmente, si dovranno adeguare (una sorta di periodo grigio), però la loro vera minaccia risiede
nella possibilità da parte di un qualsiasi autore di potersi autopubblicare. E questo potrebbe essere un problema ... un problema per le case editrici a livello di intermediazione (vi ricordate quanto ho postato qualche settimana fa? Ebook ... da pubblicare).
E a proposito della
questione dell’autore e dell’autorialità, da intendersi come proprietà
intellettuale, lo scrittore afferma che questa è “è un idolo un po’ troppo
venerato”. In effetti ...
Dunque, cosa è il libro? E’ un oggetto che “resiste da
secoli, l'invenzione di Gutenberg è andata così bene che continua, ancora adesso,
ad essere indispensabile”.
Insomma, lo scrittore non teme l’avvento degli
ebook, ma semplicemente sostiene che “le
abitudini sono molti difficili da estirpare e la diffidenza verso le novità è
sempre parecchia in ognuno di noi. I nuovi lettori invece, quelli che iniziano
ora il loro rapporto con i libri e a leggerli sul formato elettronico, si
potranno abituare presto".
Molto sincero.
Bibliografia di riferimento
DailyWired
GazzettaDiParma
Libreriamo
Nessun commento:
Posta un commento