Quando la scorsa settimana lessi l'entrata in classifica di Malvaldi, e anche molte recensioni positive, avevo il presentimento che la Sellerio potesse conquistare ben due posizioni di vetta. E così è avvenuto.
IN ITALIA
Da TuttoLibri recupero la seguente classifica:
- Una voce di notte, Camilleri, Sellerio;
- Milioni di milioni, Malvaldi, Sellerio;
- Cinquanta sfumature di grigio, James, Mondadori;
- Venuto al mondo, Mazzantini, Mondadori;
- Cinquanta sfumature di nero, James, Mondadori;
- Storia di un corpo, Pennac, Feltrinelli;
- Cinquanta sfumature di rosso, James, Mondadori;
- Il corpo umano, Giordano, Mondadori;
- La danza dei draghi, Martin, Mondadori;
- Miele, McEwan, Einaudi.
Nonostante l'assoluta predominanza della Mondadori, mi rende felice vedere anche un qualcosa di diverso. Al di là delle prime due posizioni, mi rincuora la presenza di McEwan con Miele (che assolutamente leggerò) e mi stupisce, anche se fino a un certo punto, quella di Mazzantini con Venuto al mondo. Affermo "anche se fino a un certo punto", perché è sufficiente osservare le uscite cinematografiche per capirne il motivo e per complimentarsi per l'accoppiata Mazzantini-Castellitto.
NEWS DAL MONDO
A livello americano, Publishersweekly, cambia la prima posizione, con Perfect Hope di Nora Roberts (Berkley Publishing Group, $ 16.00), ma rimane la seconda con Racketeer di John Grisham (Doubleday Books, $28.95). In terza posizione, invece, la cucina con Barefoot Contessa Foolproof: Recipes You Can Trust di Ina Garten (Clarkson N Potter Publishers, $35.00). Perfect Hope si presenta come l'ultimo episodio della serie di romanzi della Inn BoonsBoro Trilogy di Roberts.
In Inghilterra, tramite Bookseller, c'è un importante balzo in avanti di Jamie Oliver, pronto a cucinare in 15 minuti (Jamie in 15 minutes) che scavalca Sylvia Day (erotismo post James, Bared To You), e in Francia, con Livreshbdo, si ritrova sempre la James con Fifty Shades, vol. 1: Cinquate nuances de Grey. Posizione seconda per Joel Dicker con La vérité sur l'affaire Harry Quebert e posizione terza per Jérome Ferrari con Le sermon sur la chute de Rome.
Solo due osservazioni: i) con Joel Dicker, scrittore leva 85 al suo secondo romanzo, si coglie l'occasione di leggere un thriller ambientato e tratteggiato in America; ii) con Jérome Ferrari, invece, si ha l'occasione di leggere l'inevitabile e l'irrevocabile destino di amici di paese che cercano invano di costruire il migliore dei mondi possibili. Due testi molto interessanti.
Infine, l'Internazionale, per questa settimana, suggerisce:
- Charles Burns, The hive;
- Jennifer Egan, Guardami;
- John Irving, In una sola persona;
- Marco Santagata, Dante. Il romanzo della sua vita;
- Nick Hornby, Sono tutte storie;
- Salman Rushdie, Joseph Anton;
- Thad Ziolkowski, Tempeste.
Punteggio massimo a Hornby per il quale "Il tempo trascorso con un libro non è mai del tutto sprecato, nemmeno se l'esperienza non è stata felice: qualcosa da imparare c'è sempre".
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