mercoledì 21 novembre 2012

Paura del buio? Oh cari nipoti leggete anche qualche giallo!

Quanti di voi non hanno mai letto un giallo junior o uno dei gialli dei ragazzi della Mondadori? 

Estate di non so quanti anni fa (campeggio con la famiglia).
Mercatino serale nel paese di Le Castella (Calabria).
Acquisto di ben tre testi della serie "Il giallo dei ragazzi":
  1. Il guerriero di vetro di Carolyn Keene;
  2. La locanda dei lillà di Carolyn Keene;
  3. Fiori sul ghiaccio di Pierre Marc & Sire Sack.
Ammetto che gli ultimi due li scelsi io, mentre il primo mio fratello ... alla fine, passarono tutti sotto la mia lettura!

CARATTERISTICHE DELLA COLLANA A SFONDO GIALLO
Il giallo dei ragazzi è il nome di una collana editoriale di tascabili per ragazzi della casa editrice Mondadori, iniziata nel 1970. Graficamente è molto simile a Giallo Mondadori (tra cui c'è anche quella di I grandi classici del giallo - Mondadori). 

Il giallo come genere di narrativa popolare è nato verso la metà del XIX secolo e ha come oggetto principale la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti. Spesso si sovrappone ad altri generi (fantascienza, ad esempio) in virtù della vastità dell’oggetto. 
Probabilmente la prima pubblicazione di questo genere è I delitti della Via Morgue di Edgar Allan Poe (1841); a questo seguiranno quelli di Arthur Conan Doyle e Agatha Christie

Si deve, però, precisare che il termine giallo, per circoscrivere questo tipo di genere, è utilizzato qui in Italia proprio in riferimento alla collana della Mondadori, ideata da Lorenzo Montato. Il termine giallo, dal colore della copertina, ha così sostituito quelli di poliziesco o di storia criminale o detective

UN QUALCOSA DI SERIALE E INTERATTIVO ... anni '70-'80
Personalmente quello che io più apprezzavo della collana era un certo mix di serialità e interattività

La serialità era concepita come l'occasione di creare continuamente appuntamenti interessanti:
  • ogni singolo volume aveva un suo numero (i miei sono 144, 151 e 153);
  • alla fine del giallo vero e proprio c'era la rubrica gialloflash a cura di Leone Bosi. Fighissima!!! Si parlava già di role-play, citando i wargame e riproducendo piccoli modellini di carri armati, oppure di flipper e dei primi elaboratori elettronici in miniatura, ma anche di ecologia con temi connessi all'uso dl petrolio e dell'energia nucleare. Mi viene da piangere ...;
  • la presentazione, in ultima pagina, del prossimo giallo con una breve sinossi.
A livello di interattività, mi ricordo che era possibile compilare una breve scheda di valutazione del libro (probabilmente non nell'edizione in mio possesso, ma in quelle più avanti negli anni) da inviare direttamente alla redazione.

Fantastico. Diverse tempistiche, diversi modi e diversi contenuti da leggere. Un po' come una rivista o un fumetto.

PERCHE' REGALARE UN GIALLO A UN NIPOTE? 
Considerando prima di tutto l'età del bambino, secondo me regalare o comprare un giallo per ragazzi (rigorosamente per loro!) è una buona azione di avvicinamento alla lettura. Io ricordo che il primo libro letto tutto d'un fiato e quello che mi fece vivere in prima persona le avventure narrate fu un giallo. Appassionante, da leggere in ogni luogo e in ogni tempo: si provano sensazioni ed emozioni quasi al limite, come quelle connesse alla paura. 
Provare paura non fa male. E' una sensazione viva che, se ben incanalata e interpretata (realtà/finzione), rende la lettura un momento veramente vissuto

Non si dimentichi poi che spesso i gialli costituiscono di per sé un mondo seriale: provate a iniziare un libro di Agatha Christie ... vi viene voglia subito di continuare con gli altri. 

2 commenti:

  1. forse allora ti faccio cosa gradita segnalandoti questo sito: teladoiolanarrativa.blogspot.com

    A:S:

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  2. Ma grazie mille!!! Confermo, hai fatto cosa gradita. Ri-grazie.

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